domenica 11 giugno 2017

RAPPORTO DI RECIPROCITA’

Il rapporto che c’è tra il diaframma e l’otturatore è detto “rapporto di reciprocità”. L’apertura del diaframma è inversamente proporzionale al tempo di scatto (otturatore).

Se dimezzo il tempo di scatto devo raddoppiare l’apertura del diaframma, viceversa se invece raddoppio il tempo devo dimezzare l’apertura!

Facciamo un esempio: la nostra fotografia è correttamente esposta (quantità di luce giusta) ed è stata effettuata con un diaframma a F2 per 1/125 di secondo. Se volessimo ottenere la stessa esposizione di luce cambiando, per esempio, il diaframma a F4 (entra meno luce), dovremmo raddoppiare il tempo di esposizione che passerà da 1/125 secondo a 1/60 (più lento). (guardate l’immagine sotto per capire meglio)

il diaframma e l'otturatore

Un esempio che faccio spesso e che probabilmente avrete già sentito è quello della vasca. Paragoniamo la nostra vasca PIENA alla nostra fotografia correttamente esposta.

Abbiamo 2 diverse strade per riempire la vasca:

Apriamo al massimo il rubinetto (diaframma) per un tempo (otturatore) brevissimo. In poco tempo la
vasca è piena
Apriamo pochissimo il rubinetto per un tempo molto ma molto lungo. La vasca per riempirsi ci mette molto.
E’ vero, alla fine avremmo la vasca piena in entrambi i casi ma sappiate che sono 2 strade completamente differenti. Nelle prossime lezioni vi accorgerete che i tempi veloci congelano l’azione (foto sportive per esempio) mentre i tempi lunghi servono più che altro quando abbiamo pochissima luce. Vi accorgerete inoltre che un diaframma aperto crea l’effetto sfuocato in sottofondo mentre con un diaframma chiuso tutta l’immagine sarà a fuoco.

Ma non vi voglio anticipare nulla, lo approfondiremo più avanti. Sappiate solamente che il funzionamento di diaframma e otturatore sono alla base della fotografia, il loro meccanismo va capito benissimo e vedrete che vi tornerà utile in tutti i vostri futuri scatti.

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